Ancora una volta dobbiamo tornare sul dramma che stanno vivendo i nostri concittadini residentI nella zona Aldo Moro soggetti ad allagamenti con gravi danni materiali e morali.

Abbiamo saputo che qualche anno fa infatti il Comune pare abbia fatto redigere un progetto per l’alleggerimento del carico delle acque piovane che arrivano addirittura da S. Agostino, prevedendo, proprio nelle vicinanze della scuola “Aldo Moro”, un by-pass di parte della portata  verso il torrente Zappacenere.

Forse perché, a quanto si sta scoprendo in questi giorni che sarà impossibile realizzarlo.

Infatti questo povero torrente Zappacenere, in cui tutti, compreso il centro commerciale Fontecese vuole sversare le acque di pioggia (pare oltre 1500 litri al secondo) riuscirebbe a contenere a malapena le acque del proprio attuale bacino, ma non potrebbe smaltire nemmeno un litro in più.

Allora, o nessuno sapeva di questo “problemino” o nessuno si è preoccupato di informare di tale impossibilità i concittadini, forse per tenerli buoni?

Nell’arco del tempo, nemmeno attraverso i bilanci triennali e/o attraverso lavori fatti in economia, a lotti, attraverso terzi, è stato possibile  realizzare un progetto di adeguamento delle fogne.

Certamente questa situazione, che provoca danni materiali di tutto rilievo attribuibili (paventiamo) a rilevanti carenze  amministrative, assume un profilo ancora più pesante se si pensa allo stato di ansia e di tensione personale a cui sono sottoposti questi nostri concittadini.

Costoro, dopo un così lungo lasso di tempo,   nonostante che abbiano  pagato puntualmente e doverosamente il contributo stabilito dal Comune per la realizzazione delle opere di urbanizzazione,debbono ancora  sopportare e soffrire i disagi determinati dalle inadempienze del Comune stesso. Non è superfluo ricordare che le entrate per opere di urbanizzazione, da introitarsi in bilancio al Titolo IV°, sono entrate a specifica destinazione e quindi da destinarsi esclusivamente a questo scopo.

E’ vero che l’art. 2,comma 8, della legge  244/07, integrato dall’art.2,comma 41, della legge 10/2011,  ha previsto la  possibilità per i Comuni di utilizzare parzialmente (50+25 %) tali entrate per la spesa corrente dei bilanci degli anni dal 2008 al 2012, ma è altrettanto vero che, nel lunghissimo arco di tempo di oltre 30 anni, interventi in sanatoria di tale disagio avrebbero potuto trovare collocazione.

Per quanto abbiamo detto, sappiamo che di sicuro, non sarà possibile finanziarlo  con le opere di urbanizzazione riferite al costruendo complesso edilizio  in via Palestrina: che facciamo, dobbiamo aspettare un altro Centro Commerciale che finanzi questo intervento?