Questo articolo vuole essere una testimonianza diretta di come certe scelte politiche attuate da questa maggioranza siano dettate più da considerazioni semplicistiche e qualche volta superficiali che indirizzate verso un principio sacrosanto come quello di precauzione per la salute dei cittadini.
Il titolo di questo articolo dice: “Coerenza si…ma per il male dei cittadini”. Infatti la maggioranza nell’ultimo Consiglio Comunale ha dimostrato, per la sua quasi totalità, una coerenza determinata nel bocciare due Ordini del Giorno che parlavano di applicare il principio di precauzione nei procedimenti amministrativi inerenti la realizzazione di attività produttive insalubri, come la legge prescrive, e sulla contrarietà dell’utilizzo del Glifosato come erbicida da irrorare lungo i bordi delle strade di competenza provinciale, per seccare la vegetazione infestante, ritenuto da molte evidenze scientifiche dannoso per la salute sia animale che umana.
La presentazione di quest’ordine del giorno sulla contrarietà all’utilizzo del Glifosato è stata supportata dai risultati di numerose ricerche (esiste ormai una consistente letteratura internazionale in materia), che hanno dimostrato la relazione esistente tra l’esposizione umana al glyphosate e l’insorgenza di malattie, disfunzioni e malformazioni, inoltre, l’esposizione al glyphosate, a dosi al di sotto della classica diluizione a scopo agricolo, è associata a una serie di alterazioni sulla riproduzione negli esseri umani e in altre specie animali a causa della sua tossicità sulle cellule della placenta. Esistono i dati pubblicati dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA), rilevano la presenza del glyphosate e dell’AMPA (acido aminometilfosfonico, derivante dalla degradazione del glyphosate) tra le sostanze inquinanti più presenti nelle acque superficiali (dati ripetutamente confermati per il periodo 2008- 2010, relativi alle ultime rilevazioni effettuate in Lombardia), non ultimo si sono evidenziati che gli effetti del trattamento con diserbanti sistemici si manifestano a distanza di 10-15 giorni, con il rischio concreto che, soprattutto lungo le strade di periferia e in quelle meno trafficate, qualcuno raccolga lungo i margini stradali piante spontanee per uso alimentare senza rendersi conto della contaminazione chimica, cosa assai frequente in una zona come la nostra. Ritenuto, secondo noi, che i vantaggi dell’ utilizzo di tali prodotti non siano così determinanti rispetto invece ai danni che procurano, vista anche la normativa europea recepita dal nostro Governo, che auspica la riduzione o la totale eliminazione dell’utilizzo di tali sostanze applicate al di fuori dei contesti agricoli.
Nella discussione successiva alla presentazione, l’Assessore all’ambiente ha ritenuto opportuno leggere la risposta data dalla Provincia in merito all’utilizzo di disseccante sulla viabilità di competenza provinciale. Dalla lettura si evidenziavano i seguenti punti: – il liquido utilizzato è prodotto dalla Monsanto e tale composto chimico è autorizzato dal Ministero della Salute; – che tale trattamento con disseccante non è pratica ricorrente da parte di quest’Amministrazione, ma che si è reso indispensabile visto che, per la stagione 2014, non si riusciva ad assicurare il taglio dell’erba lungo tutte le pertinenze stradali di competenza causa carenza di fondi e di personale adeguati alle esigenze; – nella risposta è riportato anche un parere del Servizio USL Umbria 1 dove si scrive “non è previsto da parte dei Servizio USL Umbria 1 alcun atto autorizzativo in merito ai trattamenti con prodotti fito-sanitari da eseguire, le cui relative scelte decisionali e gestionali devono essere necessariamente e primariamente improntate al PRINCIPIO DI PRECAUZIONE SOTTO LA DIRETTA RESPONSABILITA’ DEL SOGGETTO COMMITTENTE E O ATTUATORE”; – sono riportati poi i costi secondo la Provincia dell’utilizzo di tale prodotto che si aggirano ad un costo di € 32 per km, mentre per un taglio meccanico si andava da un costo di € 200 fino a un costo di € 600 per Km. Dopo la discussione si è passati alla votazione, alla prima conta i voti favorevoli all’approvazione erano sette, ( Salciarini , Rughi, Mariucci Movimento 5 Stellei; Lupini Rifondazione Comunista – Gubbio Libera; Gagliardi Svolta Comune, Forza Italia – Bene Comune; Massimo Ceccarelli Partito Socialista Italiano e Letizia Bellucci Liberi e Democratici, entrambi della maggioranza), contrari erano circa cinque, gli altri astenuti. Momento di sbigottimento della maggioranza, e qui “ il Mago” Biancarelli con un abile magia, vista che la maggioranza era battuta, in quanto si erano espressi in modo contrario, ripropone la votazione e SIM SALA BIM i voti astenuti si trasformano in voti contrari da parte dei consiglieri della maggioranza, con relativa bocciatura dell’ODG.
Non vogliamo soffermarci sull’andamento della votazione che si commenta da sola, riteniamo però che la decisione presa dall’Amministrazione sia stata totalmente errata facendo passare come prioritari gli aspetti economici e pratici rispetto a un diritto sacrosanto che è quello del rispetto e tutela della salute degli esseri viventi a prescindere dalla loro natura.