Come diceva Flaiano in Italia la linea più breve che unisce due punti è un arabesco! Così si presenta infatti la vicenda dei rifiuti e del loro ciclo di smaltimento in seguito al tanto discusso decreto Clini (ex-ministro dell’Ambiente del Governo Monti) che di fatto ha ridenominato i rifiuti indifferenziati come Combustibile Solido Secondario (CSS). A questo punto entra in gioco la salute di tutti noi cittadini in quanto la Regione Umbria ha recentemente stipulato un contratto con la società Ecocarbon (tra i cui soci si annoverano i gruppi cementieri Colacem e Barbetti) per la produzione di CSS. Sicuramente alcuni ci faranno notare come l’attuale Piano Regionale Rifiuti non preveda l’utilizzo del CSS nelle cementerie ma dalla produzione all’incenerimento il passo è sicuramente breve…
 
In questa fase riteniamo doverosa come Movimento la massima informazione e sensibilizzazione sui rischi per la salute che deriverebbero da tale scelta di gestione dei rifiuti assai lontana dalla tanto citata Strategia Rifiuti Zero di cui ci si interessa solo in campagna elettorale.
L’impiego di CSS nei cementifici in sostituzione di percentuali variabili di combustibili fossili causa produzione ed emissione di metalli pesanti tossici (sostanze classificate come cancerogeni certi) per l’ambiente e la salute umana, in misura nettamente superiore rispetto all’utilizzo del CSS negli inceneritori “classici” e negli stessi cementifici in misura maggiore rispetto al solo utilizzo di combustibili fossili.
La presenza di cloro nel CSS è in grado di incrementare l’emissione di diossine e altri composti tossici clorurati nell’ambiente con conseguenze negative sulla salute umana (aumento documentato di linfomi nelle popolazioni vicine agli impianti).
L’utilizzo di CSS nel ciclo produttivo del cemento prevede l’incorporazione delle ceneri tossiche nel prodotto finito che a sua volta aumenta il rischio occupazionale dei lavoratori addetti esposti inconsapevolmente a sostanze fortemente biotossiche.
Preso atto di queste ricadute negative sulla salute di tutti noi cittadini, in attesa del progressivo e definitivo abbandono della tecnica dell’incenerimento come da normativa comunitaria, auspichiamo che tutte le forze politiche adottino una strategia di gestione dei rifiuti basata sulla riduzione, sul recupero e sul loro riutilizzo con pratiche ormai ampiamente sperimentate e sicuramente sostenibili dal punto di vista ambientale, sanitario ed anche economico-sociale.
A tutti coloro che, risvegliandosi dal torpore della propria coscienza civile obnubilata, accuseranno il M5S di essere una forza puramente contestatrice ricordiamo come tra i primi atti della vigente legislatura i nostri portavoce in Parlamento abbiano presentato una revisione del “decreto Clini” sul CSS puntualmente bocciata dalle forze di maggioranza.