Dopo la candidatura dell’ex comunista Fabrizio Palazzari e le indagini su Rocco Girlanda, il vento di cambiamento di Ricci si ferma a Gubbio

Anche l’Umbria entra nelle inchieste fiorentine nel campo degli appalti per le “Grandi opere”, questa l’apertura delle prime pagine dei quotidiani di oggi (martedì 17 marzo). Tra gli indagati dalla procura di Firenze spicca Rocco Girlanda, consigliere del ministro Maurizio Lupi, eugubino doc, con un curriculum di “militanza” di centro-destra di tutto rispetto: ex sottosegretario ai Lavori pubblici, ex coordinatore regionale dell’Umbria di Forza Italia, ex deputato PdL.

“Il centro-destra umbro – ha dichiarato Laura Alunni del M5S -, che negli ultimi 60 anni ha dato prova di resistenza agli scossoni giudiziari con capacità di autorigenerarsi in maniera camaleontica, contraddistinta da anni di isolamento in Regione come in Parlamento, ha molto su cui riflettere in questo inizio di primavera pre-elettorale”.

“Sul fronte delle ‘grandi manovre’ elettorali – ha continuato Laura Alunni – il candidato Claudio Ricci, paladino del cambiamento, non ha infatti esitato ad inserire tra i candidati della coalizione regionale di ‘destra’ l’ex vicesindaco di Gubbio, Fabrizio Palazzari. Anche Palazzari è un ex ma di un partito, in teoria, molto lontano politicamente dalla compagine che oggi intende rappresentare, ovvero rifondazione comunista”.

Un’unica certezza per la candidata pentastellata Alunni: “Anche l’elettorato di centro destra, cattolico liberale, convinto che la politica debba rimanere al servizio dei cittadini senza nomine e prebende, senza logiche consociativiste tese all’autoconservazione di poltrone e di centri di potere, avrà molto su cui riflettere prima del 31 maggio 2015”.

Dopo il caso Lorenzetti, gli esponenti politici umbri, di destra e di sinistra, non hanno nulla da invidiare ai ben più noti protagonisti delle cronache giudiziarie nazionali in tema di corruzione, concussione, turbativa d’asta e falso.