Purtroppo dobbiamo tornare, nostro malgrado, sulla triste vicenda che circoscrive il ruolo del Consigliere Gagliardi a trombato d’eccellenza. Quest’ultimo, infatti, si diletta senza sosta nella denigrazione e nel tentativo di discredito nei confronti del M5S. Vorrebbe attingere al bacino di voti di quest’ultimo, ma per farlo dimentica che dovrebbe quantomeno “inscenare” un’alternativa credibile. Ad oggi la proposta di Gagliardi sembra invece un puzzle senza vergogna di bizzarri commedianti.
È con curiosità che vogliamo porre alcune domande al Consigliere Gagliardi proprio sul tema della vergogna:

  • Non si vergogna ad appoggiare una coalizione composta da partiti quali NCD e Forza Italia, entrambi finiti recentemente nei peggiori scandali della storia per corruzione, mazzette, appalti pilotati?
  • Non si vergogna ad appoggiare una coalizione di cui fa parte anche la Lega Nord, la quale fino a qualche mese fa insultava e denigrava pesantemente il popolo del sud italia compresa la sua terra d’origine?
  • Non si vergogna a fare lo zerbino del “sovietico” Fabrizio Palazzari che ricordiamo essere ex Rifondazione Comunista, ex Assessore, ex Vice Sindaco con coalizioni “rosse”?
  • Non si vergogna a parlare di ludopatia ed allo stesso tempo fare campagna elettorale allo stesso Palazzari, il quale collabora nella gestione di una sala di slot machine?

Attendiamo fiduciosi le sue risposte anche se sappiamo che, come altre volte, preferirà non rispondere.

Lei preferisce, infatti, fare soltato campagna elettorale perenne di “squallore politico” imbarazzante. Non capiamo come i suoi ripetuti fallimenti politici non la facciano riflettere sul fatto che forse lei non ha le capacità per fare politica. Quella seria.
A corredo delle affermazioni precedenti le ricordiamo i suoi maggiori “successi”:

  • Fallimento totale come candidato a Sindaco (2% delle preferenze);
  • Fallimento totale nella sua colazione alle elezioni amministrative dove “uomini di partito” ed elettori preferirono a lei Ennio Palazzari (candidato PD);
  • Fallimento totale come candidato alle elezioni provinciali (3 sole preferenze);
  • Fallimento totale alle prossime elezioni regionali dove il comandante Ricci ha deciso di puntare su un ex rifondarolo relegandola a ruolo di “genuflesso” al potere.

Insomma lei è stato “trombato” dai suoi elettori, dagli uomini del suo partito, dalle liste proviciali e da Ricci.

In un suo recente articolo si era autodefinito “perdente pluridecorato“, bene noi pensiamo che dovrebbe correggere in “perdente & trombato pluridecorato“.
Un curriculum di tutto rispetto.